Doping, microdosi di sangue migliorano le prestazioni sino al 5%

Una ricerca danese riporta lā€™attenzione sulle autoemotrasfusioni. Secondo quanto studiato dai ricercatori del Dipartimento di Sport e Nutrizione dellā€™UniversitĆ  di Copenaghen, infatti, bastano 135 millilitri di sangue per poter migliorare fino al 5% le proprie prestazioni. Sarebbe lā€™equivalente di mezza sacca di sangue, mentre solitamente si riteneva che per poter ottenere risultati efficaci, su questo erano basati gli studi, fossero necessarie 2-3 sacche. Un risultato che rende inoltre piĆ¹ difficile tracciare il profilo biologico visto che la quantitĆ  immessa ĆØ nettamente minore. Se finora si parlava dunque di microdosi prevalentemente per lā€™EPO, nascono dunque timori anche per quanto riguarda le trasfusioni (ovviamente di sangue proprio, il discorso comunque non vale per altri casi).

I ricercatori hanno preso un gruppo di nove persone bel allenate, con una etĆ  media di 29 anni, notando miglioramenti consistenti nelle loro prestazioni, con una prestazione in bicicletta migliorata (in tempo) fino al 4,7%. Un valore in grado di fare la differenza, anche in maniera sostanziale visto che, ad esempio, permetterebbe di scalareĀ lo Zoncolan migliorandosi di circa sessanta secondi (secondo le stime effettuate dai ricercatori).

ā€œSfortunatamente, il risultato ha mostrato che anche una quantitĆ  piccola di sangue ĆØ sufficiente per apportare un miglioramento significativo ā€“ spiega il promotore della ricerca, Nikolai Nordsborg a TV2 ā€“ Il 5% in un contesto professionistico ĆØ un miglioramento molto importante. Le competizioni ad alto livello internazionale sono decise nellā€™ordine dell uno o due per cento. Quindi un miglioramento del 5% puĆ² rappresentare davvero molto. Diciamo che corrisponde a circa 10 watt in bici, il che significa che il corridore potrĆ  essere migliore di circa un minuto su uno sforzo di quaranta minutiā€.

Il dato sorprende in quanto studi precedenti, effettuati su quantitĆ  di 2-3 sacche, dimostravano un miglioramento di circa il 10%. Quindi, con un utilizzo di sangue fino a sei volte inferiore si otterrebbe un risultato appena dimezzato, riducendo inoltre fortemente il rischio di farsi beccare dai controlli. Un rischio che i ricercatori ritengono abbastanza concreto e per il quale ritengono sarebbero necessari nuovi strumenti e metodologie di ricerca.

ā€œDobbiamo essere consapevoli che ci sono molti metodi sofisticati che non causano variazioni significative nei valori del sangue ā€“ aggiunge Nordsborg, professore associato dellā€™ateneo ā€“ Uno di questi metodi ĆØ proprio lā€™autoemotrasfusione con piccole quantitĆ  di sangue. Ora che abbiamo visto che le prestazioni possono essere notevolmente migliorate in questo modo dobbiamo dare prioritĆ  allo sviluppo di nuovi metodi per rintracciare le frodiā€œ.

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